Il canottiere barese classe 1939 prepara due nuove sfide per il 2019: Mondiali di Budapest e voga longa a Venezia
Compirà 80 anni ad aprile ma ha ancora voglia e capacità per finire davanti a tutti. Ai suoi coetanei e persino a qualcuno più giovane ma decisamente meno allenato di lui. A San Giorgio di Nogaro, in Friuli, Cristoforo De Palma del Circolo Canottieri Barion ha conquistato l’ennesimo titolo italiano master ai campionati italiani di canottaggio in tipo regolamentare. A bordo del canoino, il 79enne barese si è aggiudicato la finale Master, riservata non solo alla sua fascia d’età (I, dai 75 agli 80) ma anche a quella precedente (H, dai 70 ai 75); “Ci avevan detto – ricorda il diretto interessato – che avrebbero tolto 16 secondi ai più maturi. Ma così non è stato. Forse perché non serviva farlo: ho vinto con quasi nove secondi di distacco, percorrendo i 2000 metri di gara in 5 minuti e 26. Non male, eh?”.
Alla partenza, ormai, ci si ritrova con i soliti irriducibili, tant’è che ogni competizione è diventata il pretesto per rinnovare sane rivalità, sempre all’insegna della sportività: «Paolo Caracciolo, un napoletano che gareggia per Thecorecan, una società di Sabaudia, me lo chiede sempre: “Cristoforo, cosa dobbiamo fare per toglierti di mezzo?”. Stavolta, però, è stata più dura. Un avversario triestino, Giuseppe Dessardo, è partito forte, cercando di sorprendermi. Ebbene, ai 500 metri l’avevo già raggiunto. Poi l’ho distanziando, mantenendo la mia solita andatura».
Già, la regolarità. Di gara ma anche e sopratutto della sua settimana da canottiere: in acqua dal lunedì al sabato, dalle 7 alle 8,30, assieme agli amici sportivi di sempre e a Mauro De Santis, l’allenatore dei campionissimi della disciplina: «Mi segue personalmente, con grande dedizione – osserva De Palma – Lavoriamo sulla resistenza e sull’attacco. La sua collaborazione rappresenta davvero un valore aggiunto».
In gioventù eccelleva nella pallacanestro e nel salto in alto, De Palma. Canottiere lo è diventato ai 30 anni, e si è distinto anche lì: in giro da Vienna a Varese per i campionati del mondo, passando da Groningen, in Olanda, dove ha ottenuto pure una vittoria nel doppio. Ma è nel terzo millennio che è arrivata per lui, classe di ferro 1939, una seconda giovinezza, fra i Master: un argento ai Mondiali di Hanzewinkel, in Belgio, nel 2015, un oro e un argento all’Euro Master di Monaco di Baviera nel 2016, altri otto titoli italiani Master dal 2012 fra campionati in tipo olimpico e tipo regolamentare. Per quest’anno è finita, ma nella sua agenda 2019 ci sono già due grandi appuntamenti cerchiati in rosso: «Sto facendo un pensierino ai Mondiali di Budapest – confida De Palma – E poi c’è la voga longa a Venezia: è il vecchio amore, l’ho praticata ben 17 volte, con tutte le barche possibili. Sarebbe il regalo più bello per i miei 80 anni».
Fonte: www.pugliain.net – Fotocredit M.Ustolin-canottaggio.org